Saturday, June 12, 2010

AH CHE BEL VIVERE

silvio berlusconi e la sua armata stanno correndo verso la demolizione di quello che l'italico popolo ha cercato di erigere col sudore del lavoro, lo stato sociale.
aldilà del riferimento al piano di rinascita di gelli, c'è la giustificazione all'alienazione dei beni pubblici (grazie al federalismo demaniale), c'è anche la giustificazione del taglio della spesa pubblica in nome degli sprechi, eterna croce degli odierni efficientissimi ministri .
ed è terribile che tutta questa opera demagogica gestita da tali persone sia accettata supinamente da buona parte dell'elettorato italiano in nome della "uscita dalla crisi".
in nome di questa catastrofe finanziaria, che è bene ricordare è stata originata dalla crescita costante della leva ricchezza finanziaria/ricchezza reale, si adottano misure restrittive e deflattive che presto ci accorgeremo essere inopportune, oltre che insufficienti e mal applicate.
la "ritorsione" della ristrettezza economica sulla vita dei comuni cittadini potrà avere degli effetti devastanti, mentre sembra che chi occupa le stanze della politica abbia perso il contatto con la vita reale e viva in un limbo dorato, intriso di privilegi, che altrimenti, senza l'abbraccio servile al potere del nuovo imperatore ( sedicente unto dal signore, sedicente migliore presidente del consiglio della storia italiana, grande imprenditore, così bravo da essere al tempo stesso in conflitto di interessi e non in conflitto di interessi ), non potrebbe nemmeno immaginare.
non voler mostrare di cosa vive questo mostro economico-politico, attraverso norme atte a limitare enormemente le capacità d'inchiesta e rallentare l'operato della magistratura, a mio avviso significa palesare ciò di cui si è capaci, per testare fino a che livello di sopportazione si può spingere un popolo.
e a questo livello il popolo sembra ancora accettare con gioia ciò che gli viene imposto da queste canaglie.

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