silvio berlusconi e la sua armata stanno correndo verso la demolizione di quello che l'italico popolo ha cercato di erigere col sudore del lavoro, lo stato sociale.
aldilà del riferimento al piano di rinascita di gelli, c'è la giustificazione all'alienazione dei beni pubblici (grazie al federalismo demaniale), c'è anche la giustificazione del taglio della spesa pubblica in nome degli sprechi, eterna croce degli odierni efficientissimi ministri .
ed è terribile che tutta questa opera demagogica gestita da tali persone sia accettata supinamente da buona parte dell'elettorato italiano in nome della "uscita dalla crisi".
in nome di questa catastrofe finanziaria, che è bene ricordare è stata originata dalla crescita costante della leva ricchezza finanziaria/ricchezza reale, si adottano misure restrittive e deflattive che presto ci accorgeremo essere inopportune, oltre che insufficienti e mal applicate.
la "ritorsione" della ristrettezza economica sulla vita dei comuni cittadini potrà avere degli effetti devastanti, mentre sembra che chi occupa le stanze della politica abbia perso il contatto con la vita reale e viva in un limbo dorato, intriso di privilegi, che altrimenti, senza l'abbraccio servile al potere del nuovo imperatore ( sedicente unto dal signore, sedicente migliore presidente del consiglio della storia italiana, grande imprenditore, così bravo da essere al tempo stesso in conflitto di interessi e non in conflitto di interessi ), non potrebbe nemmeno immaginare.
non voler mostrare di cosa vive questo mostro economico-politico, attraverso norme atte a limitare enormemente le capacità d'inchiesta e rallentare l'operato della magistratura, a mio avviso significa palesare ciò di cui si è capaci, per testare fino a che livello di sopportazione si può spingere un popolo.
e a questo livello il popolo sembra ancora accettare con gioia ciò che gli viene imposto da queste canaglie.
Saturday, June 12, 2010
Wednesday, May 05, 2010
Fuoco greco

ho seguito il telegiornale 3 di questa sera ed ho visto cosa sta accadendo nella penisola ellenica, si sono intensificate le proteste da parte dei cittadini che temono la chiusura degli sportelli e di incorrere nel fallimento del paese, nel frattempo in sede europea si gozzoviglia tanto sembra che la grecia non possa collare.
sono morte tre persone all'interno di una banca di atene e sicuramente sono morte senza averne colpa, .
ora sto guardando “la piazza” condotto da luigi gandi su antenna tre nord est che dal santuario di scaldaferro in vicenza ha appena trasmesso l'audio di un esorcismo alle 21:30, in prima serata
mentre padre battiston tiene tra le mani il testo “rito degli esorcismi e preghiere per circostanze particolari” e l'acqua benedetta.
e adesso mi chiedo se sia appropriato affidare la disamina di una questione talea psichiatri sindaci e amministratori , senza fornire dati e soltanto impressionando la gente a casa che risponde prontamente con sms da casa invocando di ripetere in diretta i 10 comandamenti per sconfiggere il maligno.
adesso durante il programma stavano organizzando una simpatica gita pellegrinaggio a medjugorjie ed ha chiuso il siparietto l'opinionista bertot che ha dissertato sull'importanza delle sacre scritture come credo da seguire nella vita, citando benedetto decimo sesto.
a proposito un sms è stato letto a metà, perchè c'era scritto che il diavolo si annida anche tra le mura del vaticano.
SIA LODATO GESU CRISTO
ALMENO PER UNA VOLTA

non voglio essere tendenzioso, perchè spesso, in particolar modo nei momenti in cui blatero di socio-politica e mi infervoro a difesa dei più alti valori umani e democratici, mi vengono rivolte delle ossevazioni riguardo la mia poca obiettività.
oggi però parto dal titolo e voglio pensare a quell'"argomentino" che è l'acquisto di immobili con evasione di parte della tassazione in quanto detti immobili sono venduti, nominalmente, a prezzi di due terzi inferiori a quelli che sono i reali prezzi di mercato.
ora le cose sono due,
1.si può pensare che siano stati praticati prezzi reali agevolati per amicizia, parentela, convenienza politica.
2.si è dichiarato il falso e i prezzi realmente pagati, non corrispondono soltanto al valore del mutuo dichiarato negli atti, ma anche ad una piletta di assegni che nessuno dice sia collegata alla compravendita. e la parte pagata in assegni, a detta del beneficiario dell'acquisto dell'appartamento, era sconosciuta anche a lui, che quindi si trovava ad abitare in una casa i cui due terzi del valore reale erano stati pagati in nero da uno sconosciuto.
è parentela, amicizia, o si è dichiarato il falso?
perchè se si è dichiarato il falso e se si è due ministri della repubblica non ci si dovrebbe indispettire troppo nel vedersi chiedere di rendere conto a persone che stanno valutando la questione, anche normali cittadini, che non riescono a capire come mai loro debbano invece sottostare alla tassazione e alla dichiarazione veritiera delle somme pagate o ricevute.
NON RIESCO ANCORA A CAPIRE COME MAI QUESTE VICENDE PASSINO INOSSERVATE, MENTRE PER ME HANNO DEL SURREALE.
solo una cosa mi chiedo però, poichè è già stato detto che questi "delittuoli" sono trasversali a livello di orientamento politico e quindi non dovrebbero scatenare le ire dei cittadini onesti a priori, perchè questi fatti non insospettiscono minimamente l'opinione pubblica che non ha la possibilità di ricevere questo tipo di aiuti patrimoniali, e che non ha la possibilità di essere a capo di un ministero che ha la capacità di affidare appalti di immani importi a persone conniventi che in cambio regalano appartamenti con vista sul colosseo.
perchè quando uno vede un ladro non grida più al ladro?
A LILLI COME SEMPRE E PER SEMPRE
Friday, March 26, 2010
ANCH'IO DO IL MIO SOSTEGNO A BENEDETTO DECIMO SESTO

questo è un blog diario, non lo legge nessuno, ma voglio comunque esternare la mia preoccupazione per la condizione sociale, economica e politico-morale italiana.
Da qualche tempo leggo quotidiani, visiono su varie piattaforme video e cerco di informarmi sempre più, tento di abbeverarmi - sebbene a volte con disgusto - alle più svariate fonti disponibili , eppure non riesco a trovare una giustificazione che possa motivare il sostegno di un popolo a questo tipo di decadimento.
Ho visto con piacere il video delle interviste dei giornalisti de L' Unità, che sono andati nei pressi di piazza san Giovanni in Roma a chiedere quali fossero le opinioni in merito alle leggi approvate dai governi B proprio al popolo della libertà che sostiene con il voto il "governo democratico liberale" di questo paese.
Dalle interviste, sottolineo effettuate a campione e senza esclusione di opinioni, emerge un'evidente disinformazione in materia di conquiste democratiche ottenute da questo governo nel suo continuo ripetersi lungo tutti questi 16 anni.
Al contrario invece, è la figura del leader che aleggia su tutte le opinioni espresse dai partecipanti all'evento del pdl.
E' B, che da bravo imprenditore è divenuto il grande statista, che ha tolto tasse - secondo molti suoi sostenitori - e che ha abolito l'i.c.i., è ancora B che è un grande interprete della politica internazionale ed è amico del russo P.
Ecco riemergere ancora, come un tempo, l'immagine virile, nonostante l'età, dell' uomo di potere che abbraccia tutto il popolo italiano cullandolo in un incubo dal difficile risveglio.
Quest'uomo maschio paragonato da molti a Benito Mussolini, per il suo pugno ferreo, ma che invece, ben più scaltramente "ha utilizzato l'intera macchina dello stato per favorire se stesso e le proprie imprese".
Eppure alla vista di un uomo malato di potere e gloria il popolo si annichilisce e si prostra, chi percepisce salari insufficienti anche al solo proprio sostentamento sostiene con il voto e con la militanza politica un personaggio legato ai più grandi traffici illegali del mondo che è allo stesso tempo una delle persone più ricche in assoluto.
E anche se soltanto si osa criticarne l'operato si viene bollati come comunisti giustizialisti, quando ogni persona dovrebbe esserlo realmente, in cuor suo, giustizialista.
Una buona lettura della situazione è stata offerta da Daniele Luttazzi che durante la serata "RAIPERUNANOTTE" di giovedì 25 marzo 2010 ha utilizzato la teoria delle tre fasi del rapporto anale.
IO INVOCO IL ROGO PER I PRETI MOLESTATORI DI BAMBINI ED ANCHE PER CHI HA TACIUTO PUR ESSENDO A CONOSCENZA DI QUESTI ATTI INUMANI.
Wednesday, February 10, 2010
Art. 23-bis.
Servizi pubblici locali di rilevanza economica
1. Le disposizioni del presente articolo disciplinano l'affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, in applicazione della disciplina comunitaria e al fine di favorire la più ampia diffusione dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione di servizi di interesse generale in ambito locale, nonche' di garantire il diritto di tutti gli utenti alla universalità ed accessibilità dei servizi pubblici locali ed al livello essenziale delle prestazioni, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettere e) e m), della Costituzione, assicurando un adeguato livello di tutela degli utenti, secondo i principi di sussidiarietà, proporzionalità e leale cooperazione. Le disposizioni contenute nel presente articolo si applicano a tutti i servizi pubblici locali e prevalgono sulle relative discipline di settore con esse incompatibili.
2. Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria, a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi del Trattato che istituisce la Comunità europea e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità.
3. In deroga alle modalità di affidamento ordinario di cui al comma 2, per situazioni che, a causa di peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficace e utile ricorso al mercato, l'affidamento può avvenire nel rispetto dei principi della disciplina comunitaria.
4. Nei casi di cui al comma 3, l'ente affidante deve dare adeguata pubblicità alla scelta, motivandola in base ad un'analisi del mercato e contestualmente trasmettere una relazione contenente gli esiti della predetta verifica all'Autorità garante della concorrenza e del mercato e alle autorità di regolazione del settore, ove costituite, per l'espressione di un parere sui profili di competenza da rendere entro sessanta giorni dalla ricezione della predetta relazione.
5. Ferma restando la proprietà pubblica delle reti, la loro gestione può essere affidata a soggetti privati.
6. E' consentito l'affidamento simultaneo con gara di una pluralità di servizi pubblici locali nei casi in cui possa essere dimostrato che tale scelta sia economicamente vantaggiosa. In questo caso la durata dell'affidamento, unica per tutti i servizi, non può essere superiore alla media calcolata sulla base della durata degli affidamenti indicata dalle discipline di settore.
7. Le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze e d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, possono definire, nel rispetto delle normative settoriali, i bacini di gara per i diversi servizi, in maniera da consentire lo sfruttamento delle economie di scala e di scopo e favorire una maggiore efficienza ed efficacia nell'espletamento dei servizi, nonche' l'integrazione di servizi a domanda debole nel quadro di servizi più redditizi, garantendo il raggiungimento della dimensione minima efficiente a livello di impianto per più soggetti gestori e la copertura degli obblighi di servizio universale.
8. Salvo quanto previsto dal comma 10, lettera e) le concessioni relative al servizio idrico integrato rilasciate con procedure diverse dall'evidenza pubblica cessano comunque entro e non oltre la data del 31 dicembre 2010, senza necessità di apposita deliberazione dell'ente affidante. Sono escluse dalla cessazione le concessioni affidate ai sensi del comma 3.
9. I soggetti titolari della gestione di servizi pubblici locali non affidati mediante le procedure competitive di cui al comma 2, nonche' i soggetti cui e' affidata la gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali degli enti locali, qualora separata dall'attività di erogazione dei servizi, non possono acquisire la gestione di servizi ulteriori ovvero in ambiti territoriali diversi, ne' svolgere servizi o attività per altri enti pubblici o privati, ne' direttamente, ne' tramite loro controllanti o altre società che siano da essi controllate o partecipate, ne' partecipando a gare. Il divieto di cui al periodo precedente non si applica alle società quotate in mercati regolamentati. I soggetti affidatari diretti di servizi pubblici locali possono comunque concorrere alla prima gara svolta per l'affidamento, mediante procedura competitiva ad evidenza pubblica, dello specifico servizio già a loro affidato. In ogni caso, entro la data del 31 dicembre 2010, per l'affidamento dei servizi si procede mediante procedura competitiva ad evidenza pubblica.
10. Il Governo, su proposta del Ministro per i rapporti con le regioni ed entro centottanta giorni alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, nonche' le competenti Commissioni parlamentari, emana uno o più regolamenti, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, al fine di:
a) prevedere l'assoggettamento dei soggetti affidatari diretti di servizi pubblici locali al patto di stabilità interno e l'osservanza da parte delle società in house e delle società a partecipazione mista pubblica e privata di procedure ad evidenza pubblica per l'acquisto di beni e servizi e l'assunzione di personale;
b) prevedere, in attuazione dei principi di proporzionalità e di adeguatezza di cui all'articolo 118 della Costituzione, che i comuni con un limitato numero di residenti possano svolgere le funzioni relative alla gestione dei servizi pubblici locali in forma associata;
c) prevedere una netta distinzione tra le funzioni di regolazione e le funzioni di gestione dei servizi pubblici locali, anche attraverso la revisione della disciplina sulle incompatibilità;
d) armonizzare la nuova disciplina e quella di settore applicabile ai diversi servizi pubblici locali, individuando le norme applicabili in via generale per l'affidamento di tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica in materia di rifiuti, trasporti, energia elettrica e gas, nonche' in materia di acqua;
e) disciplinare, per i settori diversi da quello idrico, fermo restando il limite massimo stabilito dall'ordinamento di ciascun settore per la cessazione degli affidamenti effettuati con procedure diverse dall'evidenza pubblica o da quella di cui al comma 3, la fase transitoria, ai fini del progressivo allineamento delle gestioni in essere alle disposizioni di cui al presente articolo, prevedendo tempi differenziati e che gli affidamenti diretti in essere debbano cessare alla scadenza, con esclusione di ogni proroga o rinnovo;
f) prevedere l'applicazione del principio di reciprocità ai fini dell'ammissione alle gare di imprese estere;
g) limitare, secondo criteri di proporzionalità, sussidiarietà orizzontale e razionalità economica, i casi di gestione in regime d'esclusiva dei servizi pubblici locali, liberalizzando le altre attività economiche di prestazione di servizi di interesse generale in ambito locale compatibili con le garanzie di universalità ed accessibilità del servizio pubblico locale;
h) prevedere nella disciplina degli affidamenti idonee forme di ammortamento degli investimenti e una durata degli affidamenti strettamente proporzionale e mai superiore ai tempi di recupero degli investimenti;
i) disciplinare, in ogni caso di subentro, la cessione dei beni, di proprietà del precedente gestore, necessari per la prosecuzione del servizio;
l) prevedere adeguati strumenti di tutela non giurisdizionale anche con riguardo agli utenti dei servizi;
m) individuare espressamente le norme abrogate ai sensi del presente articolo.
11. L'articolo 113 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, e' abrogato nelle parti incompatibili con le disposizioni di cui al presente articolo.
12. Restano salve le procedure di affidamento già avviate alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto
Servizi pubblici locali di rilevanza economica
1. Le disposizioni del presente articolo disciplinano l'affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, in applicazione della disciplina comunitaria e al fine di favorire la più ampia diffusione dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione di servizi di interesse generale in ambito locale, nonche' di garantire il diritto di tutti gli utenti alla universalità ed accessibilità dei servizi pubblici locali ed al livello essenziale delle prestazioni, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettere e) e m), della Costituzione, assicurando un adeguato livello di tutela degli utenti, secondo i principi di sussidiarietà, proporzionalità e leale cooperazione. Le disposizioni contenute nel presente articolo si applicano a tutti i servizi pubblici locali e prevalgono sulle relative discipline di settore con esse incompatibili.
2. Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria, a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi del Trattato che istituisce la Comunità europea e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità.
3. In deroga alle modalità di affidamento ordinario di cui al comma 2, per situazioni che, a causa di peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficace e utile ricorso al mercato, l'affidamento può avvenire nel rispetto dei principi della disciplina comunitaria.
4. Nei casi di cui al comma 3, l'ente affidante deve dare adeguata pubblicità alla scelta, motivandola in base ad un'analisi del mercato e contestualmente trasmettere una relazione contenente gli esiti della predetta verifica all'Autorità garante della concorrenza e del mercato e alle autorità di regolazione del settore, ove costituite, per l'espressione di un parere sui profili di competenza da rendere entro sessanta giorni dalla ricezione della predetta relazione.
5. Ferma restando la proprietà pubblica delle reti, la loro gestione può essere affidata a soggetti privati.
6. E' consentito l'affidamento simultaneo con gara di una pluralità di servizi pubblici locali nei casi in cui possa essere dimostrato che tale scelta sia economicamente vantaggiosa. In questo caso la durata dell'affidamento, unica per tutti i servizi, non può essere superiore alla media calcolata sulla base della durata degli affidamenti indicata dalle discipline di settore.
7. Le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze e d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, possono definire, nel rispetto delle normative settoriali, i bacini di gara per i diversi servizi, in maniera da consentire lo sfruttamento delle economie di scala e di scopo e favorire una maggiore efficienza ed efficacia nell'espletamento dei servizi, nonche' l'integrazione di servizi a domanda debole nel quadro di servizi più redditizi, garantendo il raggiungimento della dimensione minima efficiente a livello di impianto per più soggetti gestori e la copertura degli obblighi di servizio universale.
8. Salvo quanto previsto dal comma 10, lettera e) le concessioni relative al servizio idrico integrato rilasciate con procedure diverse dall'evidenza pubblica cessano comunque entro e non oltre la data del 31 dicembre 2010, senza necessità di apposita deliberazione dell'ente affidante. Sono escluse dalla cessazione le concessioni affidate ai sensi del comma 3.
9. I soggetti titolari della gestione di servizi pubblici locali non affidati mediante le procedure competitive di cui al comma 2, nonche' i soggetti cui e' affidata la gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali degli enti locali, qualora separata dall'attività di erogazione dei servizi, non possono acquisire la gestione di servizi ulteriori ovvero in ambiti territoriali diversi, ne' svolgere servizi o attività per altri enti pubblici o privati, ne' direttamente, ne' tramite loro controllanti o altre società che siano da essi controllate o partecipate, ne' partecipando a gare. Il divieto di cui al periodo precedente non si applica alle società quotate in mercati regolamentati. I soggetti affidatari diretti di servizi pubblici locali possono comunque concorrere alla prima gara svolta per l'affidamento, mediante procedura competitiva ad evidenza pubblica, dello specifico servizio già a loro affidato. In ogni caso, entro la data del 31 dicembre 2010, per l'affidamento dei servizi si procede mediante procedura competitiva ad evidenza pubblica.
10. Il Governo, su proposta del Ministro per i rapporti con le regioni ed entro centottanta giorni alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, nonche' le competenti Commissioni parlamentari, emana uno o più regolamenti, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, al fine di:
a) prevedere l'assoggettamento dei soggetti affidatari diretti di servizi pubblici locali al patto di stabilità interno e l'osservanza da parte delle società in house e delle società a partecipazione mista pubblica e privata di procedure ad evidenza pubblica per l'acquisto di beni e servizi e l'assunzione di personale;
b) prevedere, in attuazione dei principi di proporzionalità e di adeguatezza di cui all'articolo 118 della Costituzione, che i comuni con un limitato numero di residenti possano svolgere le funzioni relative alla gestione dei servizi pubblici locali in forma associata;
c) prevedere una netta distinzione tra le funzioni di regolazione e le funzioni di gestione dei servizi pubblici locali, anche attraverso la revisione della disciplina sulle incompatibilità;
d) armonizzare la nuova disciplina e quella di settore applicabile ai diversi servizi pubblici locali, individuando le norme applicabili in via generale per l'affidamento di tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica in materia di rifiuti, trasporti, energia elettrica e gas, nonche' in materia di acqua;
e) disciplinare, per i settori diversi da quello idrico, fermo restando il limite massimo stabilito dall'ordinamento di ciascun settore per la cessazione degli affidamenti effettuati con procedure diverse dall'evidenza pubblica o da quella di cui al comma 3, la fase transitoria, ai fini del progressivo allineamento delle gestioni in essere alle disposizioni di cui al presente articolo, prevedendo tempi differenziati e che gli affidamenti diretti in essere debbano cessare alla scadenza, con esclusione di ogni proroga o rinnovo;
f) prevedere l'applicazione del principio di reciprocità ai fini dell'ammissione alle gare di imprese estere;
g) limitare, secondo criteri di proporzionalità, sussidiarietà orizzontale e razionalità economica, i casi di gestione in regime d'esclusiva dei servizi pubblici locali, liberalizzando le altre attività economiche di prestazione di servizi di interesse generale in ambito locale compatibili con le garanzie di universalità ed accessibilità del servizio pubblico locale;
h) prevedere nella disciplina degli affidamenti idonee forme di ammortamento degli investimenti e una durata degli affidamenti strettamente proporzionale e mai superiore ai tempi di recupero degli investimenti;
i) disciplinare, in ogni caso di subentro, la cessione dei beni, di proprietà del precedente gestore, necessari per la prosecuzione del servizio;
l) prevedere adeguati strumenti di tutela non giurisdizionale anche con riguardo agli utenti dei servizi;
m) individuare espressamente le norme abrogate ai sensi del presente articolo.
11. L'articolo 113 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, e' abrogato nelle parti incompatibili con le disposizioni di cui al presente articolo.
12. Restano salve le procedure di affidamento già avviate alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto
Thursday, January 28, 2010
SANTO VERSACE
sto guardando per l'ennesima volta "il santo", trasmesso oggi da rete 4, e penso alla notizia di oggi, che la patrizia sembra essere indagata poichè ha partecipato, con altre 12 persone, ad un fantomatico complotto ordito ai danni del premier.
siamo di fronte ad un nuovo esempio del lavoro di uno spin doctor
e la proprietà della testata che l'ha annunciato sembrerebbe sostenere la mia ipotesi.
oh! ho cambiato canale e chi ti trovo su annozero? bersani. povero dinosauro.
lui non sa nemmeno cosa significhi il termine spin doctor.
è pericoloso chi può confondere ed influenzare l'opinione pubblica attraverso la proprietà dei principali media. ed il nostro paese è in piena balia di una delle persone che lo possono fare.
baciamo le mani
siamo di fronte ad un nuovo esempio del lavoro di uno spin doctor
e la proprietà della testata che l'ha annunciato sembrerebbe sostenere la mia ipotesi.
oh! ho cambiato canale e chi ti trovo su annozero? bersani. povero dinosauro.
lui non sa nemmeno cosa significhi il termine spin doctor.
è pericoloso chi può confondere ed influenzare l'opinione pubblica attraverso la proprietà dei principali media. ed il nostro paese è in piena balia di una delle persone che lo possono fare.
baciamo le mani
Wednesday, January 27, 2010
pinup
io sostengo moralmente il procuratore antimafia ingroia che ha ricevuto minacce da organizzazioni mafiose e, come se già non fosse abbastanza, è stato anche irriso al senato della repubblica.
vorrei un avatar che facesse le cose per me quando io non ne ho voglia.
poi ho visto una pin up, cioè conosco una pin up.
voglio andare al grande fratello per vincere la sfida con me stesso di smettere di bestemmiare.
vorrei un avatar che facesse le cose per me quando io non ne ho voglia.
poi ho visto una pin up, cioè conosco una pin up.
voglio andare al grande fratello per vincere la sfida con me stesso di smettere di bestemmiare.
Friday, January 01, 2010
Subscribe to:
Comments (Atom)